15-14. Visto scritto è un risultato positivo che però racconta poco di quanto visto all’Uslenghi: una prestazione opaca eppure vincente perché girata bene in extremis, a tempo quasi scaduto. Partita che non ha mai visto i gialloblù mostrare un buon rugby; differente il gioco dell’avversario, complessivamente migliore e probabilmente più meritevole di applauso, poco concreto e sereno quando l’occasione di vincere si faceva più vicina.
Il fischio d’inizio alza il sipario dopo due settimane dal derby, una dalla mancata partita con Voghera e mai è così lontano il ricordo del gioco visto al Levi. Cernusco invece prova a giocare pulito sui suoi punti di forza, con buon movimento dei trequarti; Tradate resta spesso sulle gambe, poco incline al placcaggio vincente e piatto nelle occasioni d’attacco. Un infortunio repentino costringe subito all’uscita Storni, per il primo cambio di Tradate con l’ingresso di Bellusci. Si vede gioco nella metà di casa, fino alla meta che sblocca il tabellino dell’arbitro per il 0-7 (9′ pt) in un’azione veloce che rompe la linea difensiva all’altezza dei centri; manca della giusta reazione, sporadicamente frettolosa, il gruppo capitanato da Riva. Cernusco potrebbe anche allungare immediatamente ma fallisce un calcio di punizione (17′ pt); la reazione dei Muccaleoni è solo poco più efficace e con un calcio di punizione (per il 3-7) cerca di restare a tiro di break con il destro di Clerici (34′ pt) . La mancanza di coesione è però evidente: le partenze rapide di Cernusco e il loro gioco al largo mettono in crisi il reparto difensivo avversario costretto a tamponare, spesso con eccesso di foga. Da qui nascono i cartellini gialli usati dall’arbitro senza alcuna esitazione; il primo a farne le spese è Galvalisi negli ultimi attimi che precedono la pausa.
Bianchi prova a dare una svolta alla gara spronando i suoi a cambiare piglio e cercando un contributo nuovo dai due cambi: Bollini e De Vita entrano per Agostino e Turco. L’inizio della seconda frazione è da pagina nera: con l’uomo in meno Tradate prende un’ulteriore giallo (Mascheroni) e subisce un infortunio l’ala Caruso (entra Barracca); per i biancorossi è relativamente agevole giocare sulle superiorità al largo e infilare di corsa la seconda meta della gara per il 14-3 (9’st). Resta ancora da vedere un ennesimo cartellino giallo per l’ultimo entrato (placcaggio pericoloso) e un calcio di punizione non trasformato da posizione centrale per rendersi conto che la gara sta prendendo una piega non solo inaspettata ma pericolosamente irrimediabile. Cernusco sembra poter far male e contenere le iniziative di Tradate, forte anche della decisa superiorità in touche e nei punti d’incontro; fino al 20′ st il copione resta il medesimo e il pubblico di casa stenta a vedere un cambio di marcia dei gialloblù ma è solo in un lento crescendo che porta i Muccaleoni verso la linea di meta avversaria e nell’estrema difesa la scorrettezza vista dall’arbitro è causa di una meta tecnica (e un cartellino rosso) che fa squillare un primo suono di tromba per il 14-10. Il tempo a disposizione è sempre meno ma vale la pena tentare il tutto per tutto; gli ospiti perdono lucidità e sicurezza, giocando più frettolosamente di quanto visto finora (32′ st) e questo colpevolmente, data la loro inferiorità numerica e il punteggio a favore.