Allo Sghirlanzoni di Bergamo si è visto un ReFlex Tradate dai due volti. Ieri, domenica 30 settembre, i Muccaleoni hanno disputato una prova opaca perdendo per 29 a 0 con il XV giallorosso, quindi si sono resi protagonisti di una partita tutta cuore e grinta superando per 7 a 0 il Crema.
Al cospetto del Rugby Bergamo, che l'anno passato militava nel girone elite di serie C, i ragazzi di Magoga apparivano timorosi e privi di combattività. Le lacune maggiore emergevano nell'esecuzione dei placcaggi, fra le note liete la buona pressione esercitata ed una maggiore disciplina mostrata in occasione delle ruck. I giallorossi, dotati di un pack pesante ed organizzato, dominavano in mischia ordinata, praticavano un possesso palla di qualità e segnavano cinque mete. C'è da evidenziare che la compagine tradatese accusava defezioni importanti fra i primi otto uomini dello schieramento, se Magoga avesse potuto schierare anche Zuppati, Rostirolla e Ciro Barracca il confronto sarebbe stato certamente più equilibrato. Nelle battute conclusive dell'incontro, come se non bastasse, capitan Bagatin riceveva un colpo al costato ed era costretto a lasciare il campo.
Durante il secondo incontro, invece, si registrava la reazione del sodalizio di via Europa. De Vita, mediano di mischia e capitano per l'assenza di Paolino, spronava la squadra a tirare fuori gli attributi ed incitava tutti i compagni a non mollare. Ad inizio match gli avanti tradatesi sfioravano la meta grazie ad una serie di pick and go, però il Crema difendeva l'area di meta con le unghi e con i denti. Capitanio, messo in moto da una veloce trasmissione dell'ovale, si rivelava una spina nel fianco del XV nero verde. I gialloblu inoltre erano costretti a giocare in inferiorità numerica per via dell'infortunio occorso a Petrassi, uscito a causa della rottura di un dito. Il Crema ne approfittava immediatamente dettando legge in mischia chiusa senza però essere in grado di capitalizzare questa supremazia. La giocata decisiva veniva effettuata a pochi secondi dal fischio finale: il direttore di gara comminava un fallo a favore del Tradate e De Vita, con una gran pedata, permetteva ai Muccaleoni di andare ad eseguire una touche a cinque metrai dall'area di meta cremasca. Brunato, elevato in cielo sul primo castello, effettuava una sicura presa a due mani e consegnava la palla a Junk che, dopo una paio di finte di corpo, andava a marcare. Cucciolo, grazie al suo piede caldo, si occupava della trasformazione spedendo la palla in mezzo ai pali.
La trasferta nella Città dei Mille lascia alcune certezze all'Amatori Tradate: il gruppo è compatto ed ha dimostrato di saper mutare l'approccio all'impegno agonistico, per disputare un campionato di buon livello occorre tenere il campo con orgoglio, grinta e determinazione.
Al cospetto del Rugby Bergamo, che l'anno passato militava nel girone elite di serie C, i ragazzi di Magoga apparivano timorosi e privi di combattività. Le lacune maggiore emergevano nell'esecuzione dei placcaggi, fra le note liete la buona pressione esercitata ed una maggiore disciplina mostrata in occasione delle ruck. I giallorossi, dotati di un pack pesante ed organizzato, dominavano in mischia ordinata, praticavano un possesso palla di qualità e segnavano cinque mete. C'è da evidenziare che la compagine tradatese accusava defezioni importanti fra i primi otto uomini dello schieramento, se Magoga avesse potuto schierare anche Zuppati, Rostirolla e Ciro Barracca il confronto sarebbe stato certamente più equilibrato. Nelle battute conclusive dell'incontro, come se non bastasse, capitan Bagatin riceveva un colpo al costato ed era costretto a lasciare il campo.
Durante il secondo incontro, invece, si registrava la reazione del sodalizio di via Europa. De Vita, mediano di mischia e capitano per l'assenza di Paolino, spronava la squadra a tirare fuori gli attributi ed incitava tutti i compagni a non mollare. Ad inizio match gli avanti tradatesi sfioravano la meta grazie ad una serie di pick and go, però il Crema difendeva l'area di meta con le unghi e con i denti. Capitanio, messo in moto da una veloce trasmissione dell'ovale, si rivelava una spina nel fianco del XV nero verde. I gialloblu inoltre erano costretti a giocare in inferiorità numerica per via dell'infortunio occorso a Petrassi, uscito a causa della rottura di un dito. Il Crema ne approfittava immediatamente dettando legge in mischia chiusa senza però essere in grado di capitalizzare questa supremazia. La giocata decisiva veniva effettuata a pochi secondi dal fischio finale: il direttore di gara comminava un fallo a favore del Tradate e De Vita, con una gran pedata, permetteva ai Muccaleoni di andare ad eseguire una touche a cinque metrai dall'area di meta cremasca. Brunato, elevato in cielo sul primo castello, effettuava una sicura presa a due mani e consegnava la palla a Junk che, dopo una paio di finte di corpo, andava a marcare. Cucciolo, grazie al suo piede caldo, si occupava della trasformazione spedendo la palla in mezzo ai pali.
La trasferta nella Città dei Mille lascia alcune certezze all'Amatori Tradate: il gruppo è compatto ed ha dimostrato di saper mutare l'approccio all'impegno agonistico, per disputare un campionato di buon livello occorre tenere il campo con orgoglio, grinta e determinazione.